RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Una pillola di storia
La Riflessologia plantare fa parte di un istinto innato nell’uomo, un retaggio ancestrale che portiamo dentro di noi, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Contrariamente a quanto comunemente creduto, la riflessologia è sempre esistita sia in Oriente che Occidente, sia in Africa che in America.
Numerose testimonianze attestano che già 5000 anni fa, in India e Cina, erano utilizzate forme di terapia del piede tramite la pressione in determinati punti, non solo a scopo preventivo ma anche come strumento di diagnosi.
Il più antico documento che descrive una pratica di questo tipo è stato rinvenuto in Egitto attraverso un affresco datato circa 2330 a.C. in cui sono rappresentati due terapeuti che stanno eseguendo un massaggio dei piedi e delle mani.
Poi un salto nel tempo per arrivare ai nostri giorni........
Risale al 1917 la pubblicazione del Dott. William H. Fitzgerald del libro di Terapia zonale, come alleviare il dolore a casa propria.
Questo è il testo in cui per la prima volta si afferma il successo di una tecnica che, usando mani e dita poteva alleviare i dolori.
Un medico poi, il Dott. Joe Shelby Riley, si affascinò alla teoria zonale e decise di approfondire il legame tra corpo e riflessologia.
La svolta per questa tecnica nacque proprio dal lavoro di Riley e della sua terapista Eunica Ingham.
Nei primi anni Trenta fu Eunice Ingham a tracciare le prime mappe zonali del piede e le corrispondenze riscontrate tra piedi e organi.
Eunice morì all'età di 84 anni. I suoi insegnamenti non andarono perduti e così nacque l'Istituto Nazionale di Riflessologia.
Esistono ad oggi molte mappe plantari ed ognuna ha una sua valenza.
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Cos’è – Quali sono i benefici e come agisce
La Riflessologia è una tecnica manuale di stimolazione. Usa le mani dell’operatore e a volte anche piccoli strumenti, nei cosiddetti “punti riflessi”, che sono stati nel tempo mappati.
Esistono punti riflessi in tutto il corpo e da qui diversi tipi di riflessologia: plantare, palmare, facciale, auricolare etc.
Nella riflessologia plantare, i piedi vengono considerati specchi del corpo e la pressione esercitata su particolari punti agisce sulle zone del corpo corrispondenti.
La Riflessologia stimola le capacità innate di auto - guarigione del corpo. Si dice appunto riflessologia plantare in quanto in determinati punti e zone dei nostri piedi sono situati in maniera riflessa, gli organi e i sistemi del nostro corpo. Attraverso la stimolazione di questi punti e zone si trasmette un impulso utile a dare la possibilità al nostro sistema di ricreare una situazione di riequilibrio a livello fisico, mentale, emozionale ed energetico. E’ un metodo semplice, efficace e naturale che aiuta le persone a ritrovare un profondo e stabile benessere.
Secondo le discipline Olistiche, un malessere di natura fisica ha spesso origine da un ripetitivo malessere che spesso ha origine da una manifestazione emozionale, psicologica o animica ripetuta nel tempo.
Questo tipo di disagi e squilibri si possono sciogliere attraverso la riflessologia, stimolando la persona verso una diversa consapevolezza di sé.
Con questa tecnica possiamo individuare quali sono gli organi o sistemi che risentono maggiormente di questi squilibri e di conseguenza attraverso la riflessologia, riportare il sistema ad un profondo e stabile stato di equilibrio e benessere.
Per questo è anche molto indicata nella prevenzione.
Non bisogna dimenticare anche l'importanza del tipo di trasmissione tra l'operatore e il ricevente.
Questa deve avvenire da uno spazio di profonda conoscenza della materia ma anche uno spazio di accoglienza, come per tutte le tecniche olistiche ed è per questo fondamentale per l'operatore aver fatto un percorso personale sia di formazione che di consapevolezza e conoscenza di sé.
Il ricevente - L’invito a non essere passivo
Perché la Riflessologia possa avere dei risultati occorrono dei cicli di 8/10 sedute e comunque, come in tutti gli squilibri rispetto alla visione olistica, il riequilibrio del sistema della persona dipende anche dalla persona stessa che riceve i trattamenti.
Con queste tecniche chi riceve, non riceve in maniera passiva ma è parte attiva nel percorso di armonizzazione ed equilibrio del proprio sistema.
Occorre infatti iniziare a riflettere sul fatto che ogni squilibrio è semplicemente un messaggio a cui prestare attenzione.
Il messaggio è del nostro sistema che si muove sempre in forma intelligente. Ci sta comunicando che qualcosa nella nostra vita è da comprendere e probabilmente da modificare e ci invita ad agire in base a questa manifestazione di squilibrio.
Un esempio. Se noi per anni tratteniamo l'emozione della rabbia è facile che essa possa essere somatizzata per esempio con gastriti.
Il punto primario chiaramente sarà agire sulla gastrite, ma chiaramente necessita che la persona, in quanto parte non passiva del percorso, riesca a modificare il proprio equilibrio emozionale.
La Riflessologia plantare non ha controindicazioni e quindi può essere ricevuta da tutti.
La RIFLESSOLOGIA PLANTARE è una tecnica che rientra nelle discipline del benessere e bionaturali Legge Regionale Toscana n. 2 del 3 gennaio 2005.
La scheda è a cura di Susanna Gherardelli,
Naturopata ed Operatrice per le Discipline del benessere e bio-naturali